Milano. Prendi una famiglia a prima vista normale. Quattro fratelli che si ritrovano per l’anniversario del matrimonio dei loro genitori, in un agriturismo ben protetto dal “fuori”, con tanto di tappeto di erba sintetica e paperelle nel laghetto. Poi, pian piano ma inesorabilmente, si affacciano quei sintomi di malessere gastrico che ribaltano quella che sembra essere una bella foto da cartolina.
Torna da domani sera al 10 marzo al Filodrammatici “N.E.R.D.s – Sintomi” di Bruno Fornasari in cui i quattro bravissimi attori (Tommaso Amadio, Riccardo Buffonini, Michele Radice e Umberto Terruso) giocano con un teatro dalle tinte noir che non abbandona un sottile sarcasmo e una profonda ironia firmata, come sempre, Fornasari.
Lo spettacolo si sviluppa su diversi piani: da una parte il “dentro”, quell’agriturismo diviso dal resto del mondo dove tutto è pace e tranquillità – o almeno così sembra. Dall’altra il “fuori”, lo spazio altro rispetto a quell’oasi in cui regna sovrana la paura di ciò che succederà.
E come nelle scatole cinesi ciascuna scena ne contiene un’altra, ciascun personaggio si sdoppia e ciascun dialogo può esser letto su diversi piani.
Eccole, allora le paperelle che fanno da sfondo e che si presentano sono simpatici e rassicuranti animaletti con cui far giocare i bambini che diventano all’improvviso fantasmi, visioni o ossessioni dei quattro protagonisti in scena. Accanto a loro, le mogli e gli amanti, in un continuo gioco attoriale.
Amadio, Buffonini, Radice e Terruso sono semplicemente perfetti nelle loro vesti ma ancora di più lo sono interpretando gli altri quattro personaggi. E non solo, visto che il finale dà voce e corpo addirittura ad altre due coppie che nella messinscena di Fornasari fanno da sfondo alle azioni vere e proprie.
Lo stesso titolo dello spettacolo – “N.E.R.D.s – Sintomi” – ha una doppia valenza: in medicina l’acronimo NERD sta per Non Erosive Refluxe Desease e indica il bruciore di stomaco. Quello stesso bruciore di stomaco che nello spettacolo arriva fino ad infiammare il cuore, “sintomo” di un disagio a prima vista solo apparente ma reale e tangibile ad una lettura più approfondita.
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