Altro che Ebola. Esiste un virus che non lascia scampo. Colpisce inesorabilmente tutti i passeggeri della metropolitana. Di qualsiasi città e Paese. Una vera strage. E la cosa peggiore è che, oltre ad essere contagiosissimo, non esistono cure. La prima manifestazione, poco prima dell’arrivo del vagone del metrò su cui salire. Uno spasmo coglie d’improvviso […]
Archivio mensile:dicembre 2014
Ci sono poche altre cose che non sopporto come il Natale. Pochissime. A parte i ragnacci, il cielo plumbeo e l’abbacchio. Per il resto si riesce a sopportare tutto. Ma il Natale no. Durante questi giorni non si sa perché ci si vuole tutti un gran bene, ci si abbraccia, ci si bacia e ci […]
Tv. Dopo l’esperienza vincente di “Pechino Express”, Costantino Della Gherardesca torna in tv, su RaiDue dal 22 dicembre, in prima serata, con “Boss in Incognito”. Gli appuntamenti passano dai 4 dello scorso anno ai 10 di questa edizione. Un bel salto… Sicuramente, soprattutto perché si tratta di un programma che va contro la tv fatta […]
Moda. Sdrammatizziamo. Il Natale non dà scampo. Arrivano le solite interminabili cene, le solite serate a giocare a Tombola, Mercante in fiera o Risiko, i soliti cine-panettoni che offrono rifugi sicuri a chi di stare in casa proprio non ne può più. Però, c’è un però. I regali. Quei pacchettini infiocchettati perfettamente che racchiudono a volte […]
Teatro. Avevano promesso un “massacro a cinque voci per un vittima” nel loro “Still Life”. E massacro è stato. Visivo. Emotivo. Verbale. Si comincia subito con una lunga fila di lumini accesi, quelli che si usano nei cimiteri per ricordare la morte di qualcuno. Poi sullo sfondo scorrono inesorabili i nomi delle vittime mentre in […]
Teatro. Interno. Notte. Una camera da letto in cui ci sono un marito e una moglie. Lei dorme. Lui cerca di capire la vita. “Il lavoro di vivere”, splendido testo di Hanoch Levin messo in scena da Andrée Ruth Shammah al Franco Parenti (fino al 21 dicembre), è un piccolo capolavoro. Piccolo perché in poco […]
Libri. Di cognome fa Migliore. E non potrebbe essere altrimenti. Perché Berto è un cialtrone. Uno che si deve inventare la gioia dopo essersi inventato la vita. Il protagonista del primo romanzo di Renato Rizzi – medico e psicologo, stanco dei “pallosissimi saggi” pubblicati finora – è prima di tutto un creativo, uno che della cialtroneria […]