I Beni Culturali tagliano due cene di Teatro a Corte edizione 2015

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Torino. In ballo ci sono – anzi c’erano – due cene organizzate a Palazzo Reale e a Agliè dalla Fondazione Tpe per il Festival Teatro a Corte 2015. C’erano, perché il direttore del festival Beppe Navello le ha dovute cancellare dal programma presentato in maggio assieme al segretario regionale dei Beni culturali del Piemonte, Benedetto Luigi Compagnoni.

«Si tratta di un’attività conviviale   e non di un evento teatrale – spiega Compagnoni -, abbiamo richiesto il minimo indispensabile per l’uso delle due sedi non potendole concedere a titolo gratuito. I proventi delle cene sono una raccolta fondi legittima da parte della Fondazione, alla quale assicuriamo tutto il nostro sostegno, ma non possiamo permetterci un danno erariale».

«Quei fondi – tuona Beppe Navello – finiscono in un progetto che da due anni la fondazione Crt e la Tpe hanno per sostenere la creatività giovanile. Rispetto alla convivialità, ci tengo a ricordare che il predecessore di Compagnoni ci aveva chiesto di usare proprio quelle sedi per sviluppare la conoscenza delle dimore sabaude e lo stesso Compagnoni era alla presentazione del programma. Comunicarci oggi, a pochi giorni dall’inizio del festival, che questi due appuntamenti devono essere pagati quando non lo sono mai stati prima, sembra assurdo».

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